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Niccolò Ceria ripete The Crackline
(03/03/2013)
(03/03/2013)
Ancora 8B per Niccolò Ceria che a Chironico ripete "The Crackline", linea aperta da Markus Windisch oltre 10 anni or sono.
Il commento di Niccolò:
"Il grado proposto per The Crackline, 8B, è, secondo la mia esperienza, più che giusto. Considero infatti questa linea uno degli 8B più difficili che abbia mai salito. La caratteristica principale è, come ricorda il nome, quella della presenza di fessure, che rappresentano una gran bella particolarità per un blocco. Dopo un traverso di quattro movimenti verso sinistra su alcune pinze, si arriva alla sequenza di altri quattro movimenti sulle fessure sopracitate, in cui bisogna “storcere” le dita e incastrarle dolorosamente per rimanere appesi. Dall'ultima fessura, in cui l'anulare sinistro risente molto dell'incastro, vi è il movimento più spettacolare del blocco: un salto dinamico all'ultima presa. Va detto che un appoggio basilare per il lancio si è spezzato, e questo ha comportato una spinta maggiore per l'ultimo movimento, anche se non penso che comporti una variazione del grado di difficoltà. Dopo una prima sessione di lavoro, tutti i movimenti sono stati risolti singolarmente fino a quando sono riuscito a unirli l'uno con l'altro risolvendo il blocco. The Crackline mi ha lasciato molto, a parte il ricordo del dolore, ho anche il ricordo dei suoi bellissimi movimenti che non si incontrano tutti i giorni"
Alcune foto scattate nel Dicembre 2004 con Dave Graham e Markus Windisch su "The Crackline"
© Roberto Armando
Photo Gallery
Il commento di Niccolò:
"Il grado proposto per The Crackline, 8B, è, secondo la mia esperienza, più che giusto. Considero infatti questa linea uno degli 8B più difficili che abbia mai salito. La caratteristica principale è, come ricorda il nome, quella della presenza di fessure, che rappresentano una gran bella particolarità per un blocco. Dopo un traverso di quattro movimenti verso sinistra su alcune pinze, si arriva alla sequenza di altri quattro movimenti sulle fessure sopracitate, in cui bisogna “storcere” le dita e incastrarle dolorosamente per rimanere appesi. Dall'ultima fessura, in cui l'anulare sinistro risente molto dell'incastro, vi è il movimento più spettacolare del blocco: un salto dinamico all'ultima presa. Va detto che un appoggio basilare per il lancio si è spezzato, e questo ha comportato una spinta maggiore per l'ultimo movimento, anche se non penso che comporti una variazione del grado di difficoltà. Dopo una prima sessione di lavoro, tutti i movimenti sono stati risolti singolarmente fino a quando sono riuscito a unirli l'uno con l'altro risolvendo il blocco. The Crackline mi ha lasciato molto, a parte il ricordo del dolore, ho anche il ricordo dei suoi bellissimi movimenti che non si incontrano tutti i giorni"
Alcune foto scattate nel Dicembre 2004 con Dave Graham e Markus Windisch su "The Crackline"
© Roberto Armando
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Info Alice Figaroli