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Trovati 82 records con il temine "roccia"
Basta prese scavate!
(07/03/2004)

Purtroppo esistono persone che non sono in grado di confrontarsi lealmente con i problemi che la roccia propone e per smania di apparire più forti o per incapacità di accettare di non essere in grado di risolvere passaggi al di sopra delle loro forze, invece di allenarsi per migliorare e spingere avanti i loro limiti, scelgono la via più vile e irreversibile modificando gli appigli originali, che già avevano permesso la riuscita ai primi salitori.
Un problema che ci tocca tutti poichè su qualunque grado, da Dreamtime al più facile passaggio, potremmo trovarci davanti ad un irreversibile processo di deterioramento delle prese dei nostri blocchi, tutto a causa dell' egoismo e della mancanza di rispetto di coloro che non accettano di poter 'perdere' di fronte ad un problema posto dalla natura.
Dobbiamo prendere coscienza di tutto ciò e preservare ciò che tiene viva la nostra passione per la roccia.
Alcuni famosi arampicatori si stanno mobilitando per fermare questo triste fenomeno e anche qui su InfoBoulder ci daremo da fare per diffondere la loro voce.
'Il Cigno' di Gianni Duregato.
(28/03/2003)

Grande attivià di Gianni Duregato e Massimiliano Lomi a Varazze, al momento gli unici a collaborare attivamente con i primi locals per la scoperta e la pulizia di nuovi passaggi. Alcune delle loro opere si possono tranquillamente definire titaniche... Una delle ultime è la pulizia della parete a destra di "Deneb" (settore Antro dei Druidi) che nonostante la roccia inizialmente molto friabile ora presenta una bella sezione di taverso concatenabile nei due sensi e con diverse uscite. La vesione più impegnativa parte all'estrema destra e termina su "Deneb", dando origine a "Il Cigno" (la famosa costellazione) un bel 8a di traverso, concatenato al momento solo da Gianni Duregato e Christian Core.
Christian Core sale 'Dreamtime'.
(14/02/2003)

"Il più bel blocco che abbia mai salito... ", ecco come Christian Core riassume le sue sensazioni dopo aver risolto "Dreamtime" (8c).
Nove giorni effettivi di 'lavoro' per venire a capo del mitico problema aperto da Fred Nicole e ripetuto per ora soltanto da Bernd Zangerl, Dave Graham e Chris Sharma.
Sembra proprio che Christian, dopo aver dominato nel panorama delle gare lo scorso anno, in questo 2003 voglia dare il meglio di sè anche su roccia!
News from England.
(30/11/2002)

Tralasciamo per questa volta le notizie relative alla roccia nuda e cruda per quelle riguardanti la vita privata di due fortissimi boulderisti inglesi...
Non solo fortissimi ma veri e propri miti dell'arrampicata sportiva degli ultimi 20 anni.
Stiamo parlando di Ben Moon, che proprio oggi vediamo convolare a nozze e di Jerry Moffatt che da poco più di due settimane è papà di una bella bimba!
Che dire... auguroni a tutti e due!
Boulder meeting A Cà da Pria (CA).
(27/10/2002)

BOULDER MEETING A CA' DA PRIA - SARDEGNA
Nebida (Iglesias, Cagliari), 1-3 novembre 2002
Convegno informale di arrampicatori boulder, con dibattito sulla pratica
della disciplina e scoperta di una nuova e vasta area boulder.

La società sportiva A Ca' da Pria (Nebida, Cagliari), con sede nella
struttura ricettiva omonima, con il patrocinio della testata "ALP WALL"
(Cda&Vivalda Editori), offre in regalo ai boulderisti italiani e stranieri
la scoperta di una nuova e vasta (centinaia di blocchi, la maggior parte con
roccia perfettamente pulita) area isolana, situata in una magnifica
posizione geografica.
Nell'occasione, si fa promotrice di un Convegno informale sulla pratica del
boulder.
Questa disciplina, in piena crescita, non può che avere benefici da un
confronto tra i suoi esponenti, che pongano in luce i punti salienti della
pratica stessa: ad esempio, come ci si avvicina ad una nuova area, ad un
nuovo problema (stile di apertura, pulizia del passaggio), come si valutano
i problemi stessi, e così via.
I risultati di questo Convegno, portati attraverso tutti i mezzi di
informazione - cartacei e di rete - all'attenzione di tutti i boulderisti,
pur senza aver alcun indirizzo di dogma, potranno senz'altro rendere più
chiara e piacevole la pratica stessa.
Gli atti del Convegno appariranno nel più breve tempo possibile sulle
principali testate specializzate europee.
Coordinatore del Convegno sarà Flaviano Bessone, redattore della rivista
"Alp" (Cda&Vivalda Editori), da anni giornalista pubblicista specializzato
in arrampicata.
Il programma del Convegno e' stato studiato per proporre ai partecipanti la
scoperta della nuova area boulder in periodo autunnale, ideale per unirla
alla visita di altri centri isolani come Orotelli o Orani, che potranno già
essere visitati di passaggio nel giorno di arrivo in Sardegna, per chi
opterà per un classico viaggio in traghetto con arrivo nel nord dell'isola
(Olbia o Porto Torres).
Per informazioni: acadapria@iol.it
La risposta dei locals di Chironico.
(22/10/2002)

Patricio Munari e Luca Di Biase, in seguito alla lettera di Maurizio Puato tengono a fare alcune precisazioni e a dare informazioni su come comportarsi sui blocchi di Chironico (e non solo...)
AVVISO IMPORTANTE

1)Visto il recente afflusso di climber a Chironico e
il recente attacco al blocco "Les Doigts Verts", si
fa presente che la partenza è la stessa de "Le Pilier"
cioè accopiato sul basellone e poi si va alle tacche
non come tanti climber partono già con le tacche in
mano. Questo avviso non è per rompere le palle ma per
informare su come il blocco va fatto e considerato
valido.
Per quanto riguarda a la guida di Harry Roeker sul sito
http://home.t-online.de/HOME/HARY.ROEKER/chiri.htm,
è vero che i gradi sono più alti di quelli veri, per mezzo o un grado,
ma non su tutti i problemi, soltanto alcuni sono giusti, e
in quasi tutti i casi, sono quelli conosciuti.
E poi volevo smentire la voce che a Chironico i gradi
sono sull' abbondante perché non è vero; molti blocchi
sono obbligati altri hanno le partenze sit start con
prese obbligate e quindi bisogna informarsi bene sul
come partire; infatti nessun blocco è stato sgradato da
personaggi come Dave Graham , klem Loskot, Fred Nicole
e tanti altri fortissimi climber.
2)Il POF sia a Cresciano sia a Chironico è PROIBITO
in quanto rovina la roccia e non permette di avere lo
stesso grip a chi non lo usa.
3)Siamo in un luogo privato, le macchine vanno
parcheggiate negli appositi parcheggi, lasciati in
gentile concessione dai propietari dei terreni, quindi
se non si vuole in futuro lasciare le macchine in
autostrada e venire su a piedi al bosco, metterle con
ordine pensando che siamo in tanti e in tanti ci
dobbiamo stare.
4)L'etica del posto è: non strisciare i tappeti con i
piedi non essere toccati dai paratori le partenze sit
start l 'ultima cosa ad alzarsi deve assere il sedere.
Per informazioni sui blocchi e sui gradi scrivere a
kurt_007@hotmail.com oppure ghisato@yahoo.it
Sgradata tutta Chironico.
(21/10/2002)

Chironico con gradi fasulli? Ecco cosa ci racconta Maurizio Puato.

Rapido giro di telefonate e domenica ci si trova tutti li, a schiaffeggiare i massi elvetici. Posto molto carino, belle linee, bella roccia, ma, siamo rimasti, un po' colpiti dai gradi riportati sulla relazione. Eravamo un gruppo eterogeneo di climber, dal 6a all'8a, tutti esaltatissimi, e "fortissimi," chi aveva un livello 6a, faceva i passaggi di 6c e via, via, sui gradi più alti, infatti dopo la fase di riscaldamento cominciano a fioccare i 7c in pochi tentativi, alcuni 7c flash e nientepopodimenoche un 8a flash? si avete capito bene, Marco Bortoletto, una volta individuata la linea (non è stato facile capire dove passasse, c'era qualche discrepanza tra foto e relazione scaricata da internet), si siede, parte ed esce sul masso "quasi" come bere un bicchier d'acqua. A questo punto, o siamo di fronte ad un nuovo "Dave" italiano o abbiamo sbagliato passaggio (cosa abbastanza improbabile) oppure i gradi di Chironico sono una realtà a parte rispetto al resto del mondo (cosa abbastanza probabile). In definitiva secondo Marco, il passaggio da lui fatto, se effettivamente è "Les doigts vert", non è più di 7b+/7c. Come del resto tutti i passaggi fatti nella giornata, paragonandoli ad altri posti tipo: Bleau, Ailefroide, Bonneval, Meschia, Cubo e molti altri siti, sembravano tutti molto più facili di ciò che era segnato sulla guida, di almeno di un grado. Forse questa notizia per alcune persone, risulterà, come una doccia fredda, anzi gelida, ma è giusto fare chiarezza. Sono certo che le persone che hanno ripetuto questi passaggi erano in buona fede, forse per mancanza di esperienza o di confronti diretti con climber di pari livello, resta il fatto che prima di rendere pubbliche le "perf" su siti e riviste, sarebbe meglio essere sicuri del REALE valore di queste, oppure avere il coraggio di ammettere che il pesce che abbiamo pescato non è poi così grande. Peace & Love & 8a (veri).
Maurizio Puato
(da BSide)
Prese scavate al rifugio Levi.
(10/07/2002)

Maurizio Puato riporta la notizia di alcune prese scavate e modificate sui blocchi del Rifugio Levi (vedi forum di BSide zone).
A quanto pare dei climbers, pur di riuscire a salire su alcuni massi, avrebbero modificato delle prese con spazzola di ferro e martello. Riportiamo parte della lettera di Maurizio:

...li invito a cambiare il loro atteggiamento verso la roccia, e verso chi con fatica e passione ha liberato la pietra dal lichene, ne ha valorizzato ogni piccolo appiglio/appoggio e soprattutto si è massacrato le dita per liberarli. Conosco alcuni di questi personaggi, sono gli stessi che in gara barano, gli stessi che quando si parte seduti partono da dove gli fa più comodo, quando sbandierano e raspano per terra o lo spotter ne frena la sbandierata toccandoli, si danno buono il blocco lo stesso...

Ovviamente ci troviamo d'accordo con lui e ci auguriamo di non dover sentire più parlare di episodi del genere, sperando che gli arrampicatori si sensibilizzino riguardo queste problematiche capendo che chi compie tali azioni, oltre a dare dimostrazione di inciviltà ed egoismo, provoca un danno purtroppo irreversibile.
Raid ascolano sul grit.
(13/05/2002)

Produttivo il viaggio inglese di Mauro Calibani, Amanda Bellina e Stefano Romanucci, i quali, ospitati da amici inglesi, hanno approfittato per fare scorribande.

Stefano sembra amare i lanci, come dimostrano le salite di "Deliverance" e "Buckstone Dyno" ma soprattutto quella di "Big Air" (E6 6c), nel quale è necessario effettuare un lancio di 3 merti in orizzontale da un blocco all'altro fino ad un buco per una mano, (a 3 metri dal suolo, sopra spuntoni di roccia...) per poi finire con un ristabilimento di 7a+.

Grande soddisfazione anche per Amanda che sale il suo primo 7b di blocco: "The pock block" a Burbage South. Una placca senza appigli sulla quale è consigliato usare nastro sui palmi delle mani e sulla pancia (!) per aderire meglio...!

Infine Mauro colleziona parecchi 7b+ flash e altri bei passaggi difficili, tra cui "Victorian over mantel" 7c (della quale libera la partenza da seduto alzando un po' la difficoltà), lo spigolo di 7c+ a destra di "West side stories", ma soprattutto "Brad Pitt" e "Ben's wall", entrambi 8a.

La loro vacanza però non si limita ai blocchi ma li vede anche protagonisti di difficili (ma soprattutto pericolose) salite in puro stile inglese, delle quali potrete leggere sulle news di bsidezone.it.
(da BSide)
Nuova area bloc nel savonese.
(20/04/2002)

Gli addetti ai lavori ne erano al corrente, qualcuno ci era anche stato, pochi ci scalavano regolarmente e ancora in meno erano coloro che avevano dato alla luce quella che rappresenta la più vasta area della Liguria... e oltre...
I protagonisti dei 'lavori forzati' di ricerca e pulitura blocchi sono il varazzino Marco Bagnasco (a lui si deve la scoperta dei vari settori), Christian Core e Stella Marchisio, con la saltuaria collaborazione del sottoscritto.
La zona è situata alle pendici del Monte Beigua (Varazze) e consta di 4 aree suddivise in 14 settori, per un totale di oltre 650 passaggi (!) di tutte le difficoltà, dai più facili fino ad arrivare oltre il grado 8. La disposizione dei massi permette di scalare tutto l'anno, con piacevoli bagni estivi nei ruscelli attigui. Durante le belle giornate invernali è anche possibile riuscire a arrampicare a torso nudo! La roccia è in genere piuttosto aderente e l'arrampicata si svolge prevalentemente su tacche nette e svasi.
Al momento è in preparazione una (indispensabile) guida a cura di Christian Core ma nei prossimi giorni verrà pubblicata su InfoBoulder una mappa di massima per poter accedere ai vari settori.
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