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Trovati 82 records con il temine "roccia"
Area boulder: Santa Gadea
(03/06/2010)

Santa Gadea
Santa Gadea
Foto © Ricardo Alves
Santa Gadea è recentemente salita alla ribalta come una delle aree boulder più alla moda della Spagna.

Situata in Castiglia, ad una quota prossima ai 1000 metri, per ora vanta ben 700 passaggi.
Paesaggi impressionanti con blocchi e barre di arenaria. La grana della roccia non è fine come il gres di Fontainebleau, ma comunque gradevole ed aderente, anche se a seconda dei settori un po' esigente in quanto ad usura pelle.

I ragazzi di Zebloc sono andati a saggiare la bontà dei suoi massi e ci raccontano il loro viaggio con un articolo ed un video.

Su Grimper N° 124 un articolo sull'area.
Sempre su Grimper.com una bella photo gallery.

Alcune belle foto di Ricardo Alves, scattate durante un tour delle aree boulder spagnole nel 2008.

Una scheda con le informazioni principali su Camptocamp.org.

Disponibile anche una guida dell'area, ordinabile online.
Christian Core e il Re di Pietra
(05/05/2010)

Un muovo super blocco a Mombracco aperto da Christian Core: "Re di Pietra", una stupenda linea di 7,5 metri.

Fulvio Silvestri di vertigoclimb.com ce lo racconta:

Linee come queste non si trovano tutti i giorni. E, ti assicuro, non ha niente da invidiare a blocchi che si trovano in posti come Hueco Tanks, Bishop o nel Grampians in Australia". Sono le prime parole che ci dice Christian Core, visibilmente emozionato dopo la prima salita di Re di Pietra, sua ultimissima creatura.

Il masso in questione è una bestia di 7mt e mezzo di altezza che esce dal bosco di Mombracco di Robella, sito blocchi della valle Po noto anche come Bracco Nuovo. E' un po' di anni che a Christian frulla in testa questo masso (che gli era stato presentato dal local Fabrizio Rosso, il quale era sicuro che qualcuno avrebbe trovato la linea ideale per onorare la maestosità di questo masso).

C'erano molti amici con Christian ieri mattina e le condizioni climatiche erano perfette. Una sistemata ai pad, il paratore preferito, il tifo di Stella e i clic delle macchine fotografiche degli amici. Pronti, via. E una sequenza lunghissima di movimenti e lanci fino ad un alto tallonaggio con ristabilimento a oltre 6 mt da terra.. Un momento emozionante per tutti. Non sarà la sua linea più dura, ma per Christian è sicuramente una delle linee più belle che abbia mai salito a livello mondiale. Va avanti e indietro, pensa un po' al grado e poi decide per l'8b con componente psicologica, dettata dall'altezza del masso.

Il nome della linea è un omaggio al Monviso, la montagna che domina la valle e che qui è chiamata, appunto, il Re di Pietra.



Le parole di Christian:

Ho liberato una linea incredibile, sicuramente una delle più belle mai salite dalla mia vita.
Mi piace il fatto che la roccia ancora dopo tanti anni sia in grado di sorprendermi. Spesso con mia moglie Stella giro il pianeta cercando le rocce più belle, e rimango sempre sorpreso quando mi accorgo con meraviglia che a volte le trovo vicino casa.
A un'ora dalle mie parti nel bosco di Monte Bracco c'era nascosta “Re di pietra”, questa linea incredibile, credo unica nel suo genere.
Fabrizio Rosso il local che conosce tutto del posto, un giorno di qualche anno fa, orgoglioso mi ha mostrato questo masso enorme, strapiombante, alto 7,5 metri, con una linea dritta, pura e centrale che lo sale, con la base per fortuna piatta e grossa.
E' bellissima, su un pannello liscio a 40°, segue una serie di tacche e buchetti che la rendono una delle linee più belle del mondo.
Anche attraverso la scalata la vita ci regala spesso emozioni fortissime, che porteremo dentro di noi per sempre, e questa è sicuramente una linea che voglio conservare nei miei ricordi.
Il nome della linea è un omaggio al Monviso, la montagna che domina la valle che si trova subito a sinistra del masso e che qui è chiamata, appunto, il Re di Pietra.
Credo che il grado sia intorno all' 8b, è duro certo, ma quando ti trovi davanti a lui, alla base, con il naso per aria a guardare le sue poche, lontane e piccole prese perfette, sinceramente non ha più alcuna importanza.

Un grazie a Fabrizio Rosso, Max, Fulvio e tutti i ragazzi della palestra Vertigo che hanno valorizzato Monte Bracco, permettendomi di scalare un blocco come questo.

Christian Core


Il video su Youtube.

Le foto nella Photo Gallery
Video: Daniel Woods prova e racconta The Game
(15/02/2010)

Un video di Cedar Wirght in cui potrete assistere ai tentativi di Daniel Woods su "The Game" e alcune sue parole in proposito.
Il boulder più duro del mondo? A detta di Daniel sicuramente il più impegnativo da lui risolto fino ad ora, nel miglior momento di forma della sua carriera.
Nel video è presente la sequenza della rottura di una presa chiave durante uno degli ultimi tentativi.

Il video su Vimeo.

Da segnalare anche la recente vittoria di Daniel agli ABS national, dimostrando come, nel suo caso, sia possibile trasferire un grande stato di forma su roccia anche alla resina.
La lista delle aree boulder italiane
(24/01/2010)

Mappa aree - Gennaio 2010
La lista delle aree boulder italiane segnalate su InfoBoulder sta man mano crescendo.

Attualmente il numero di zone censite è arrivato a 50 ma la suddivisione per regione è quantomeno anomala...

Come potete vedere dalla lista sottostante, il solo Piemonte ha ben un terzo delle aree totali.
Certo, ci sono regioni che possono sicuramente vantare un maggior numero di zone adatte al bouldering ed un bacino di praticanti più vasto. Sembra strano però che in altre vi sia soltanto una presenza minima (o addirittura nulla) di blocchi arrampicabili.

Sicuramente esistono casi in cui si tende a non divulgare un' area a causa di rapporti delicati con i proprietari dei terreni. Altre volte invece prevale quella punta di egoismo che ci spinge a tenere per noi i nostri 'parchi gioco' e non svelarli a nessuno.
Ad ognuno le sue scelte. Ricordando però che se oggi possiamo godere di magnifiche aree boulder sparse per il mondo è solo perché qualcuno, dopo averle scoperte, ha pensato bene di renderle pubbliche.
Ovviamente anche noi boulderisti dobbiamo dimostrare, con il massimo rispetto, di averle meritate...

Chiunque voglia segnalare nuovi settori può farlo, come sempre, compilando la mail predisposta.

Buona arrampicata a tutti!

Roberto Armando



La suddivisione delle aree boulder italiane nell' archivio di InfoBoulder:

Piemonte: 17

Trentino Alto Adige: 8

Sardegna: 5

Lombardia: 4
Emilia Romagna: 4

Liguria: 3

Veneto: 2
Lazio: 2

Valle d'Aosta: 1
Friuli Venezia Giulia: 1
Toscana: 1
Marche: 1
Basilicata: 1

Umbria: 0
Abruzzo: 0
Molise: 0
Campania: 0
Puglia: 0
Calabria: 0
Sicilia: 0
Desgranges e Rouhling in Nuova Zelanda
(09/01/2010)

Fred Rouhling e Romain Desgranges, di ritorno da una quindicina di giorni a Castle Hill, in Nuova Zelanda, raccontano la loro esperienza di arrampicata sulla roccia del luogo, che richiede alcuni giorni di pratica per essere compresa, cercando di tenere i 'non appigli' che caratterizzano molti passaggi, una sorta di 'giochi' più che i tradizionali boulders a quali si è normalmente abituati.

Per quanto riguarda le salite, Fred ripete il il boulder di Chris Sharma "Achilles last stand" (8a+) ed altri difficili, tra i quali "Ristretto" (8a) salito pure da Romain che ripete inoltre "African man horse" (8a).

Info e foto su moctarwalid.com.

I due post su TheLowDown:
Fred Rouhling back from NZ
More NZ
Angela Eiter e il bouldering
(23/09/2009)

Un ritorno alla roccia per Angela Eiter, la quale, dopo aver vinto recentemente la gara di difficoltà al Rockmaster di Arco, si dedica nuovamente anche alla roccia, con qualche puntata di classe sui blocchi.
a Silvretta risolve infatti ben quattro 8a (tra cui "Schattenkrieger", nella foto) ed il suo primo 8a+: "Niviuk extension".
(da 8a.nu)
Gottardo: foto e video e racconto
(22/07/2009)

Due foto ed un video di Gianluca Bosetti al Gottardo.

Ed un suo racconto:

Il passo del Gottardo è un posto eccezionale, non ti sembra possibile di scappare all'afa e al caldo in meno di 2 ore per scalare con berretto e maglia a maniche lunghe!
La roccia è spettacolare, di grana molto grossa, ricamata da muschio verde molto particolare dal momento che non compromette l'aderenza ed i massi sono praticamente già puliti e pronti ad essere scalati.

La spazzola di ferro è inutile, continuo a trovare gente che la usa su passaggi già puliti: la grana della roccia è fondamentale, molti passaggi di aderenza dipendono proprio dalla rugosità del granito e dalle pagnottelle affilate da arcuare, se uno non tiene le prese farebbe meglio a cambiare blocco oppure sport anziche rovinarlo.. Anche perché già alcuni passaggi hanno prese grandi il doppio: le spazzole di ferro al Gottardo servono solo per pulire in casi disperati eppure continuo a beccare ogni domenica qualcuno che usa le spazzole di ferro invece dello spazzolino perché tanto la roccia è ruvida.. Usatelo in palestra, ma non su passaggi puliti e liberati: anche se nessuno li scala da un anno non è una scusa.

Il potenziale qui è elevatissimo, soprattutto altissime placche tecniche, sto pulendo alcuni nuovi blocchi e potrebbero nascere interi settori!! E forse anche qualche bella via boulderosa..
Nel frattempo sono riuscito a risolvere i blocchi più famosi, l'anno scorso lo splendido "Trieste-Gottardo", quest'anno invece è la volta di "Scary Christmas".
Lo avevo lasciato in sospeso, ma dopo un po' di falesia per ricordare come si usano i piedi e si fanno passi in aderenza e con scarpe più tecniche mi ritrovo inaspettatamente in cima.. mi piacerebbe sperare che non siano spuntate prese nuove ma alcuni appoggi rendevano oltre le potenzialità delle Nepa appena risuolate...
Ho inoltre scovato un progettto stupendo che parte dalle stesse prese ma prosegue diretto e verso sinistra, moooolto alto e delicato!

Poi questa domenica dopo essere stato brutalmente respinto la volta precedente ho provato "Dark Side of the Moon", una fessura incredibile, liberata nella versione sit da Dave Graham. Dopo aver finalmente risolto la versione stand cambiando completamente la sequenza dei piedi tanto da stravolgere la difficoltà rispetto al passaggio provato la volta prima mi sono motivato per aggiungere i 3 movimenti del "sit start", complice una pelle più che abbondante accumulata nelle scorse settimane di falesia. L'unico problema è che la nevicatina della mattina di sabato ha lasciato la parte alta della fessura bagnata all'interno, quindi anche sebbene con 2 prese discrete in mano ed un vicino bordo della salvezza mi ritrovo a volare 3 volte dall'ultimo move..
Faccio sempre più fatica a partire ma per fortuna ho in macchina corda e imbrago! Attrezzo un'improbabile sosta in cima al sasso e mi calo per riempire di magnesio le ultime 2 prese che spazzolo e asciugo meticolosamente nel limite del possibile: l'ultimo tentativo sento tutta la fatica dei primi movimenti ma trovo la grinta giusta per sparare al bordo prima che la mano umida schizzi via.. In extremis!! Provo a riattaccarmi per fare 2 foto ma non salgo più neanche di un metro.. Il freddo non fa miracoli ed i tagli sulla pelle sono netti: è ora di tornare verso il caldo! Mi godo qualche minuto l'aria fresca e pulita (10°) mentre passeggio incuriosito dalle marmotte che sbucano ogni tanto a controllare se ho finito di fare confusione, per gli ultimi 5 minuti mi godo berretto e maglione, già tra mezz'ora li avrò tolti e dimenticati....

Gianluca Bosetti

Kaiser Sauzé vandalizzato.
(18/11/2008)

"Kaiser Sauzé", blocco estremo aperto da Romain Desgranges nella zona di Argentiére, è stato vandalizzato a colpi di martello... dopo circa un mese dalla prima salita.

Potete leggere la reazione di Romain su kairn.com.

E' veramente triste venire a conoscenza di azioni del genere, senza alcun senso... Indipendentemente dal fatto che si trattasse di un passaggio estremo, dal grado proposto di 8c o 8c+. Una mancanza di rispetto per la roccia, per colui che ha dedicato ben 3 anni per risolverlo e per coloro che non potranno mai più provarlo.
Pericolo al Calvaire di Fontainebleau.
(12/10/2008)

Dopo una recente ispezione alla parte superiore del tetto del Calvaire, a Fontainebleau, Grégoire Clouzeau e il COSIROC confermano la situazione di pericolosità già segnalata la scorsa primavera. Le grandi crepe rilevate nella roccia rendono molto rischioso arrampicare sotto al famoso tetto, causa rischio di crolli improvvisi.
Le foto pubblicate su bleau.info mostrano l'entità delle crepe.

Il settore del Calvaire, risulta essere la sola area accessibile a piedi da Fontainebleau (Avon), data la vicinanza alla stazione ferroviaria. Era frequentato in particolare nelle giornate piovose, grazie alla possibilità di arrampicare sotto il grande tetto protetti dalla pioggia.
Anche Fischhuber ripete Memento.
(07/08/2008)

Prestazione al top anche su roccia per il capolista della Coppa del Mondo di Bouldering. A Silvretta anche Kilian Fischhuber ripete "Memento", uno dei boulders di riferimento mondiali.
Si tratta della quarta salita dopo quelle dei connazionali Bernd Zangerl, Bernhard Schwaiger e Kornelius Obleitner.

Ulteriori info su planetmountain.com

Il sito web di Fishhuber
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