MDV 2006
Mondovì Boulder Contest 2006 - Seconda Edizione
Francesco DoglioFoto © Francesco Doglio
Una delle pareti del MDV 2006
Foto © Francesco Doglio
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Coda ai blocchi
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In attesa del proprio turno
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Jump! Foto © Francesco Doglio | Top! Foto © Francesco Doglio | Pronti a parare Foto © Francesco Doglio | Dita Foto © Francesco Doglio |
Due i turni di qualificazione dai quali sono usciti otto maschi e otto femmine che, la sera, si sono giocati le semifinali e le finali. Per la cronaca: tra gli uomini ha vinto Christian Core davanti a Gabriele Moroni e Alberto Gnerro. La classifica finale femminile ha visto primeggiare Stella Marchisio davanti a Elena Chiappa e Claudia Battaglia.
L’edizione 2006 dell’Mdv Contest, perfettamente organizzato dall’associazione Skandere, non si può ridurre ad una semplice gara, giocata dai soliti, fortissimi atleti. A vedere la finale, sotto una diabolica pioggerellina che si faceva sentire solo a tratti, dando a tutti l’impressione che di lì a poco si sarebbe scatenato un vero temporale (cosa che il cielo ci ha risarmiato, per fortuna), c’erano più di trecento persone, in buona parte assolutamente digiune di arrampicata. Tutti quanti, pur all’oscuro del significato del termine "bouldering", applaudivano, tifavano e stavano con il fiato sospeso ad ogni lancio, rallegrandosi per ogni top e soffrendo per ogni caduta.
Le semifinaliste Foto © Francesco Doglio | Il pubblico Foto © Francesco Doglio |
Ultimi preparativi prima di partire Foto © Francesco Doglio |
Insomma, questo contest è piaciuto più per l’ambiente, per la partecipazione, per il colore e il gioioso casino provocato da zaini, scarpette e magnesite che per la gara in sé. A supportare questa tesi i tanti nonni con nipotino al seguito che, la mattina, guardavano stupiti, e da lontano, quei pazzi cercar di scalare una parete di legno, mentre al pomeriggio si sarebbero mischiati con gli atleti e avrebbero commentato con piacere le movenze feline delle tante faciulle in gara. Gli stessi ragazzini, dopo le prime ore di cauti avvicinamenti, si sono poi lanciati su tacche e appigli, giocando al gran bel gioco dell’arrampicata. In definitiva: una bella festa, condita da un’ottima polentata e dall’immancabile concerto finale.