Tinos bouldering

Un' isola di granito nel mar Egeo

Di Gianluca Bosetti
Foto © Gianluca Bosetti e Lucia Langella

La leggenda narra di enormi massi caduti dal cielo e qualcosa di speciale in questi massi c’è sicuramente, infatti se al tatto la roccia è un granito per lo più compatto, alla vista appare come arenaria tipica nella conformazione e in alcuni movimenti..
Un mix perfetto se aggiungiamo il paesaggio stupendo tra le casette bianche, sperduti prati popolati da capre e le splendide spiagge di Tinos, una piccola isola delle Cicladi situata ad est di Atene nel mar Egeo meridionale.
Fine dicembre 2008.
Prenoto il volo Malpensa-Atene, da qui autobus verso il porto di Rafina e traghetto alla volta di Tinos, dove ci aspetta Gabriel del centro blu per il turismo alternativo, che ci ha accuratamente organizzato il soggiorno.
Tuttavia se siamo fortunati con la roccia non lo siamo molto con il meteo, visto che nonostante il periodo sia il migliore per l’arrampicata, in 9 giorni solo per 3 giorni non piove e la roccia se pur umida è arrampicabile..
Così nell’attesa del bel tempo abbiamo girato e rigirato i 4 settori principali presenti sulla guida (“Tinos-Bloc” 96 pagine, € 20, edizioni Gebro-Verlag), situati per lo più nei pressi di piccoli villaggi come Volax e Falatados o sulla splendida spiaggia di Livada, comodamente raggiungibili dalla capitale Tinos in 15-30 minuti di auto a seconda del settore.
La prima impressione è stupefacente riguardo al potenziale di sviluppo: lungo le stradine che conducono ai settori più famosi si possono osservare moltissime potenziali aree di facile accesso con massi di ogni dimensione che attendono solo una prima spazzolata, magari con ausilio di corda e imbrago; ciò non toglie che ci siano circa 600 blocchi di eccellente qualità già puliti, sebbene alcuni necessitano di una seconda spazzolata.
Dopo tanta ricognizione la pioggia si ferma per mezza giornata, mi trovo al settore Volax ma la roccia è troppo bagnata..
Tuttavia un vento a dir poco impetuoso asciuga velocemente alcuni massi e così si aprono le danze nel settore Paradise di Petriados con il primo obiettivo della vacanza: "Moby Dick", un masso a forma di oliva enorme firmato Adreas Bindhammer, che mi aveva colpito in alcune foto di Tony Lamiche sul web.
Asciugo subito le prese con il magnesio e lascio che il vento faccia il resto mentre provo a scaldare dita e piedi congelati. Il vento è molto forte, ma già dal riscaldamento capisco che i gradi della guida non sono sempre molto obiettivi.. Mi ritrovo a combattere con un quarto grado per poi risolvere velocemente un 7b, quindi inizia l’attacco a "Moby Dick" che fortunatamente va a buon fine se pur con l’impressione di essere più facile del dichiarato, 7c può andare.
La notte arriva rapida e con lei ancora una volta la pioggia, ma al risveglio il cielo è pulito e le nuvole scorrono veloci è il giorno di Livada Beach, obiettivo numero uno: "The Lifer". Neanche il tempo di raggiungere il settore che il cielo è diventato nero e minaccia un bel temporale, quindi riscaldamento veloce, oggi la temperatura è molto migliore, si alternano buie nubi a sprazzi di sole tiepido che colora il granito di un rosso spettacolare.
Inizio con un 6a, poi un bellissimo 7a li vicino che aggiungendo una partenza da seduto one move diventa un nuovo progetto, al quale però decido di non dedicare troppo tempo e pelle, mi sposto verso "The Lifer".
Come già dalle foto sulla guida la traversa dentro la grotta è stupenda, non c’è un filo di magnesio sulle prese e la roccia è già asciutta; inizio a colorarla di bianco cercando di intuire la sequenza, che si presenta abbastanza semplice, se pur con una probabile negativa di spalla destra che temo mi darà qualche problema. Parto deciso, tutto fila liscio fino al movimento di spalla che come previsto mi blocca.. Controllo l’uscita, tutto a posto.. Peccato, mancava poco ed era fatta.. Riparto ancor più incazzato con la mia spalla scricchiolante e mi ritrovo in cima a denti stretti: fuori 2! Pure in questo caso il grado non è quello che ho scalato io, dal 7c+ si scende ad un 7b+ anche se ci sono varianti che sicuramente lo rendono più fisico.
Non passa tuttavia inosservata la linea che segue il bordo esterno della grotta con una bella partenza fisica ed una ribaltata molto delicata: "Monte Cristo", sembra un 'innocuo' 7b sulla guida.. Ancora una volta qualcosa non va, molta fatica e molti tentativi.. che si sia rotto qualcosa? L’impressione una volta in cima è ben diversa, probabilmente un bel 7c, comunque sia uno splendido boulder!
Il secondo obiettivo di oggi è "Creativity", il top dell’isola, splendida sequenza di movimenti intervallati da porzioni di masso pitturato che nel video mi aveva particolarmente colpito. La sorpresa giunti sotto al masso però non è piacevole: la colata che lo attraversa non è asciugabile e data anche la conformazione del masso non riesco nemmeno a provare i singoli..
Mi accontento di un 7b vicino, intravedendo la possibilità di una bella variante nel mezzo, che al ritorno in Italia leggo su Grimper essere un bell’ 8a liberato dalla squadra francese. Finisco così la giornata e la pelle su passaggi più facili in riva al mare fino al calare della notte.
Il giorno seguente minaccia pioggia ancora una volta. Il settore scelto è Kakia Skala, dove inizio risolvendo velocemente ma con molta fatica lo splendido "Fondoblo", 7a/b assolutamente morpho, che ti aspetteresti di trovare a font vista l’uscita..
Da qui mi dirigo verso il quarto progetto del viaggio, "Flatliner", una splendida fessura con movimento esplosivo a metà dove mi sembra però siano spariti tutti i piedi necessari.. Subito l’impresa si rivela ardua ed in questo caso il grado di 7c/+ non è regalato, ma verso sera dopo aver risolto più volte il passaggio intermedio la motivazione è alta almeno quanto il male alla pelle; l’unico difetto del masso è che il problema si ferma al termine del traverso senza fare l’uscita bella alta che personalmente mi aveva colpito moltissimo come variante centrale (scoprirò solo al mio ritorno che quella linea intera era stata salita la primavera precedente dai francesi e gradata 8a/+).
La partenza è abbastanza bagnata ma riesco ad asciugare alcune prese e sembrano sufficienti a partire, continuo a cadere con quella dolorosissima micropresa nella mano sinistra prima del lancio finale incrociato ad una presa discreta.. La notte è più veloce di me, domani si parte, traghetto alle 11, non piove per miracolo, devo dare il massimo, raccolgo tutta la grinta e le energie ma dopo uno splendido tentativo in cui non tengo lo sbandiero, mi spengo come il sole ed amareggiato torno all’appartamento.
Non posso mollare così! Filo a letto dopo un po’ di yoga ed una bella insalata greca e punto la sveglia alle 6, deciso a tornare li la mattina prima di partire: sarò sicuramente premiato! Mi scaldo, la pioggia è in agguato, riprovo i singoli, parto motivato ma la pelle non regge il quarto giorno, mi buco ed il nastro non mi permette di tenere le piccole liste incriminate.. game over! Mentre mi allontano penso che tornerò con imbrago e corda, così regolerò i conti fino in cima al blocco.
Organizzazione Costi: dai € 50 a 300 per il volo, € 6 di autobus, € 20 per il traghetto, € 30 giornalieri per un monolocale, € 20 euro giornalieri per una piccola vettura, € 20 per la guida. Per ogni informazione contattare il centro blu per il turismo alternativo: www.tinosblu.com mail: info@tinosblu.com
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