Marco Bagnasco
Lo scopritore di blocchi
Di Christian Core
Marco Bagnasco
Nato nel 1969, vive a Varazze e scala sui blocchi da quando i crash pads ancora non esistevano.
Inizialmente in riva al mare, vicino a casa, spesso fantasticando di trovarne altri nell'entroterra, sul Monte Beigua.
Nato nel 1969, vive a Varazze e scala sui blocchi da quando i crash pads ancora non esistevano.
Inizialmente in riva al mare, vicino a casa, spesso fantasticando di trovarne altri nell'entroterra, sul Monte Beigua.
Sognatore ed esploratore, attraverso la sua instancabile passione ha reso possibile il bouldering a Varazze.
Dopo anni di continue ricerche nelle valli, accompagnato dalla fedele Carlotta, è riuscito ha scoprire moltissime rocce nascoste, seguendo quello che per lui ormai è uno stile di vita.
Ora, grazie a lui, tutti noi boulderisti possiamo godere di una vastissima area boulder che offre centinaia di passaggi con stili di tutti i generi, in un luogo dove la passione per l'arrampicata può essere condivisa anche con quella per il mare.
Ogni linea scoperta la dobbiamo a lui.
L’intera area blocchi è oggi frequentata da scalatori provenienti da tutto il mondo, ma senza il suo lavoro meticoloso, molto probabilmente nell’entroterra di Varazze non esisterebbe nulla, Marco ha scoperto un grande potenziale, e per noi boulderisti una piccola "ricchezza".
Dopo anni di continue ricerche nelle valli, accompagnato dalla fedele Carlotta, è riuscito ha scoprire moltissime rocce nascoste, seguendo quello che per lui ormai è uno stile di vita.
Ora, grazie a lui, tutti noi boulderisti possiamo godere di una vastissima area boulder che offre centinaia di passaggi con stili di tutti i generi, in un luogo dove la passione per l'arrampicata può essere condivisa anche con quella per il mare.
Ogni linea scoperta la dobbiamo a lui.
L’intera area blocchi è oggi frequentata da scalatori provenienti da tutto il mondo, ma senza il suo lavoro meticoloso, molto probabilmente nell’entroterra di Varazze non esisterebbe nulla, Marco ha scoperto un grande potenziale, e per noi boulderisti una piccola "ricchezza".