Grotta delle Fate

Valdinferno

Angelo Siri e Giovannino Massari
Foto © Angelo Siri

Frequentata inizialmente da Angelo ed Enrico negli anni '90 i quali realizzano "Le fate" e "Titanic" stand up. Ma la grotta ha svelato i suoi segreti soprattutto nel nuovo millennio. Ad inventare nuovi passaggi e traversate sono stati soprattutto i locals, abituali frequentatori della grotta, primo fra tutti Marco seguito da Gian, Sergio e Giova. Però è stato necessario l'intervento dell'astro del campione mondiale Christian Core per risolvere "il progetto" della grotta, "Dal profondo", ancora irripetuto.
La Grotta delle Fate si presenta densamente arrampicabile e come tale ricca di possibilità e concatenamenti non legati necessariamente alle linee esistenti ma che spaziano nella fantasia del boulderista più incallito. Avete a disposizione un pannello, inclinato, esposto e con una grande varietà di prese. La roccia quarzitica rende gli appigli taglienti e a volte sfuggenti ma con un po' di abitudine e la fortuna di una buona aderenza potrete gustare la grande varietà di stili che propone la grotta.



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Tutti i passaggi realizzati sono segnati con una freccia rossa e numerati da sinistra a destra partendo dal numero uno.

Accesso: Da Ceva a Garessio e di lì a Valdinferno. Parcheggiare l'auto all'ultimo tornante prima del paese e salire verticalmente nel bosco seguendo una traccia di sentiero per circa duecento metri, fino all'evidente grotta.

I periodi ideali per scalare alla Grotta delle Fate sono le mezze stagioni o l'inverno senza neve.
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